Supplica al Cuore immacolato di Maria Rifugio di tutte le anime per ottenere grazie in un estremo bisogno.

Questa preghiera è nata dal cuore di Natuzza, all'età di nove anni in un momento di estremo bisogno e una sua amica, ascoltandola, l'ha messa per iscritto.

O Mamma del cielo, dispensatrice di grazie, sollievo dei cuori afflitti, conforto degli abbandonati, speranza di chi dispera; gettata nella più desolante angustia, sono venuta a prostrarmi ai tuoi piedi per essere da Te consolata.Mi respingerai forse? Ah! Non ci credo che hai il coraggio di mandarmi indietro. Il tuo Cuore di Mamma di misericordia spero che mi esaudirà! Povera me se tu non ci mettessi la tua mano. Io sarei certamente perduta!

Tanti e tanti vedendomi così afflitta mi hanno detto: "Se vuoi la grazia in questa circostanza devi andare a pregare la Madonna, alla quale chiunque ricorre per grazia indubbiamente l'ottiene". Io ho pensato che la Madonna delle Grazie fossi Tu, o Cuore Immacolato di Maria Rifugio di tutte le Anime, al cui nome potente si rallegrano i cieli e l'universo intero ti chiama e ti invoca, Mamma di ogni grazia. Da quando sono nata io ho sentito sempre parlare che Tu a tutto il mondo fai grazie. E a me no? Io la grazia la voglio e la voglio a forza.

E per questo io - nonostante fossi una povera ed indegna peccatrice - nella tribolazione che mi opprime ho avuto il pensiero di venire a piangere da Te. E coi gemiti, coi sospiri e con le ardenti lacrime che mi piovono dagli occhi, a Te grido, a Te alzo le mani stringendo la tua corona, invocandoti, o gran Regina, consolatrice delle anime, tesoriera e dispensatrice di tutte le grazie, avvocata delle grazie più ardue, difficili e disperate. Io sono venuta sicura. Non mi cacciare, ascoltami. Consolami e salvami, voglio da Te assolutamente la sospirata grazia...

La voglio.

Perdonami se approfitto della tua bontà. Oh me, la povera afflitta! Se sola sola, ad esempio , unica al mondo non riceverò la grazia sospirata! O Madonna Santa, tutta piena di Grazie, io ho tutta la speranza che Tu mi fai la grazia. Da Te l'aspetto, che sei la Mamma di tutte le grazie. Sono sicura che tu me la fai. E come farò se Tu non me la fai? No! Non permettere che esca la voce che tu abbandoni e non aiuti più i tuoi figli. Pure io sono tua figlia! Né che si dica che una indegna tua figlia, avendoti pregato con lacrime ed afflizione, dall'afflittissimo suo cuore, non l'hai voluta mai sentire né liberare, mentre tanti, senza numero, sono ricorsi e ricorrono ogni giorno al tuo Cuore Immacolato e sperimentano la potenza del tuo amore e senza ritardo ne ottengono le sospirate grazie. Ed io sola devo piangere in questa grande tribolazione?

Ah! No. Non te lo permetto! O mi neghi qui ai tuoi piedi che sei la Mamma di misericordia e la dispensatrice di tutte le grazie, o mi concedi senz'altro la sospirata grazia. E se Tu non mi ascolterai, senti che farò, o Mamma di grazie. Inginocchiata dinanzi a Te, stringendo la tua Corona, Ti strapperò il manto, Ti stringerò le mani, Ti bacerò i piedi, Te li bagnerò di lacrime e tanto starò e tanto piangerò gridando, fino a quando Tu intenerita e commossa mi dirai: "Alzati, ché la grazia, Gesù, te l'ha fatta". E me lo devi dire.

E ora che hai sentito quello che ti farò, che mi dici, o Mamma mia, che mi rispondi? Mi devi aiutare, me la devi fare questa grazia, pure che sono peccatrice. Se non vuoi farmela, perché peccatrice, dimmi almeno da chi devo andare per essere consolata in questo mio grande dolore.

Se non fosti abbastanza potente mi rassegnerei dicendo: "Tu sei la mamma mia, mi ami, ma non puoi aiutarmi e salvarmi". Se non fosti la mamma mia, con ragione direi: "Tu non sei la mamma mia, non sono tua figlia, quindi non hai il dovere di aiutarmi". Ma tu sei la Mamma mia e di tutto il mondo! Se vuoi mi puoi aiutare. Me la devi fare questa grazia. Me la devi fare a forza.

Sono certa che me la farai, perché Tu sei buona e non me la puoi negare. L'aspetto questa grazia, l'attendo da quella tua bocca che solamente si apre quando ha da pronunziare una grazia. La desidero da quella fronte, da quel seno, da quei piedi, da quel tuo benedetto e materno Cuore, tutto ripieno di grazie, rifugio di tutte le anime.

Grazie ti cerco, o Mamma mia. Fammi la grazia che ti cerco. Te la chiedo con tutto il cuore, te la chiedo con la voce di tutti i bambini del mondo che sono anime innocenti, di tutti gli innamorati, di tutti i figli tuoi devoti. Da Te dunque l'aspetto e Tu me l'hai da fare a forza.

E ti prometto, o Mamma dal Cuore tenerissimo, che fino a quando la mia mente avrà pensieri, la mia lingua mi accenta, il mio cuore mi palpita, sempre, sempre griderò a Te, e nelle ore del giorno e in quelle della notte ti sentirai chiamare piangendo: Mamma!

Quel grido, o Mamma sara’ il mio sospiro.

Restiamo così, o Mamma Santa?

Si, restiamo così! Affinché dopo tante lacrime e sospiri versati ai tuoi piedi potrò venire a ringraziarti per la grazia speciale da te fatta. Amen.

 

Riferimenti:

1) Il Santo Rosario con Natuzza. Libretto dei cenacoli reperibile presso la Fondazione.

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